Cos’è la comunicazione aumentativa alternativa e come struttura un nuovo modo di interagire oltre il mero linguaggio.

Comunicare è un diritto inalienabile per ogni persona, eppure per chi è affetto da patologie neurodegenerative, spesso, tale diritto rischia di essere compromesso. La comunicazione aumentativa alternativa (CAA) offre una soluzione per coloro che sono privi della capacità di parlare. Grazie alle tecnologie moderne, la CAA permette l’interazione, facendo sì che gli individui possano esprimere i propri bisogni, costruire e mantenere relazioni interpersonali, gestire le cure a loro necessarie e, in definitiva, esercitare l’autodeterminazione.

Comunicazione aumentativa alternativa per affrontare patologie neurodegenerative

Nella vita quotidiana, la capacità di comunicare è spesso data per scontata, ma chi convive con una patologia neurodegenerativa vive una realtà molto diversa. In malattie come la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), la crescente perdita della funzione muscolare e la difficoltà nel parlare rendono impossibili le forme tradizionali di comunicazione.

Conversazione grafica
Conversazione grafica

I sistemi di CAA sono progettati per rispondere a una vasta gamma di esigenze comunicative. Esistono dispositivi semplici, come le tavole di comunicazione con lettere o immagini, frequentemente usate da bambini autistici. Altre soluzioni più sofisticate impiegano tecnologie avanzate per facilitare la comunicazione.

Quali sono le strade e alternative per comunicare senza parole

L’adozione della CAA è spesso ben accolta da chi soffre di patologie neurodegenerative, poiché contribuisce sensibilmente a migliorare la loro qualità di vita. Questo strumento sostiene l’autonomia in vari contesti, incluso quello professionale.

Tra i sistemi più innovativi di CAA figurano quelli che captano il movimento degli occhi per selezionare lettere o immagini su uno schermo tramite un raggio infrarosso.

Si sta – inoltre – sviluppando l’interfaccia cervello-computer, un dispositivo che, tramite sensori posti sul cuoio capelluto, rileva i segnali elettrici dei neuroni e li converte in parole e frasi.

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ultimo aggiornamento: 01-07-2024


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